Le malattie cardiovascolari tra cui le malattie ischemiche del cuore, come l’infarto acuto del miocardio e l’angina pectoris, e le malattie cerebrovascolari, come l’ictus ischemico ed emorragico come riportato dal comunicato stampa “Prevenzione delle malattie cerebrovascolari lungo il corso della vita” del Ministero della Salute, sono tra le principali cause di morbosità, invalidità e mortalità in Italia.I fattori di rischio cardio-cerebrovascolari vengono suddivisi in non modificabili e modificabili e rappresentano il punto di partenza per la valutazione del rischio del singolo individuo. I primi rientrano nella valutazione del rischio complessivo; i secondi intervengono nelle diverse età della vita in rapporto alle abitudini alimentari, all’attività fisica, a fattori esterni. La prevenzione è una grande alleata di tali patologie per questo è indispensabile intervenire lungo tutto il corso dell’esistenza (approccio life-course), per prevenire e ridurre l’insorgenza delle citate patologie nonché per arrivare a un invecchiamento sano e attivo.
Come ci spiega lo staff dello studio Fisioterapico Fisiologic Mira di Santa Maria delle Mole, abbiamo dunque la possibilità di incidere positivamente sulla nostra vita prestando particolare attenzione allo stile di vita adottato e alle decisioni che prendiamo, come:
- Non fumare o ed evitare l’esposizione al fumo passivo.
- Evitare il consumo rischioso e dannoso di alcol. Pur non esistendo una quantità di alcol da bere sicura per la salute e tenendo presente che l’unica tutela realmente efficace è non berne, il consumo non dovrebbe mai superare le 2 Unità Alcoliche (U.A.) al giorno per i maschi di età compresa tra i 18 e i 65 anni, 1 U.A./die per le femmine di età superiore a 18 anni e per gli ultra65enni (maschi e femmine), dove 1 U.A.
- Seguire una corretta alimentazione, varia ed equilibrata, per questo sarà importante:
- Garantire un apporto calorico alimentare adeguato rispetto al fabbisogno energetico.
- Prediligere il consumo di verdura e frutta, cereali, pesce, acidi grassi insaturi (come l’olio extravergine di oliva) e limitare l’assunzione di acidi grassi saturi e trans: contribuiscono alla riduzione del peso corporeo, della colesterolemia e della glicemia
- Ridurre il consumo eccessivo di sale. L’OMS raccomanda agli adulti di assumerne meno di 5 grammi al giorno (corrispondenti a 2 grammi di sodio/die), mentre ai ragazzi tra i 2 e i 15 anni di attenersi a valori più bassi. Per ridurre l’introito eccessivo di sale può essere utile: insaporire il cibo usando erbe, spezie, aglio e agrumi al posto del sale.
- In ambito alimentare si segnala, inoltre, che il consumo di cacao in piccolissima quantità (in forma di bevanda o cioccolatino, contenente almeno il 70% di cacao), e di tè, sia verde che nero, noci e mandorle è benefico, probabilmente in ragione dell’elevato contenuto in polifenoli. Per quanto riguarda il caffè, se da una parte ne sono ben riconosciuti gli effetti pressori e aritmogenici acuti, nel lungo termine sembrerebbe avere effetti protettivi, anche di tipo metabolico, mai eccedere le 3-4 tazzine al giorno.
- Svolgere attività fisica regolare e adeguata. Nelle recenti linee guida delle Società Europea di cardiologia e dell’ipertensione arteriosa, in ragione dell’evidente legame tra movimento fisico e riduzione degli eventi cardio-cerebrovascolari, vengono raccomandati almeno 30 minuti di attività fisica moderata aerobica per 5-7 volte alla settimana o, alternativamente un’attività fisica intensa 2-3 volte alla settimana. Attività come il pilates, la ginnastica dolce, la ginnastica posturale, il nuoto e camminate a passo sostenuto possono contribuire pro attivamente alla prevenzione della salute.
- Mantenere/perseguire un peso corporeo ottimale. Si considera normopeso un soggetto con IMC tra 18,50 e 24,99 kg/m2 e con circonferenza vita <94 cm per gli uomini e <80 cm per le donne. Il controllo del peso corporeo può, tra l’altro, ridurre significativamente i livelli plasmatici di colesterolo totale e LDL, specialmente nei soggetti obesi.