La vita non è quella che dovrebbe essere è quella che è, ed è proprio in questo momento storico che all’unisono stiamo comprendendo che ci sono eventi e situazioni su cui non abbiamo un controllo diretto. La vera differenza la fa il modo in cui tu affronti le cose.
Abbiamo dentro di noi tutte le risorse per ottenere ciò che desideriamo. Abbiamo piena capacità di condurci nello stato emotivo che preferiamo, quello che ci permette di essere maggiormente produttivi e di compiere azioni che migliorano la nostra vita, anche in un periodo in cui apparentemente abbiamo una scelta limitata di attività da svolgere.
Per questa ragione in questo blog post analizzeremo alcuni espedienti che ti permetteranno di imparare a gestire il tuo stato d’animo imparando a navigare e ordinare la tempesta di emozioni che troppo spesso ha guidato le tue decisioni.
Le emozioni che proviamo sono un potente filtro attraverso cui ci rapportiamo con gli avvenimenti del mondo e incidono fortemente sulle decisioni che prendiamo. Molto spesso si perde di vista che lo stato d’animo non è altro che una condizione psico-fisica e che la mente e il corpo si condizionano e influenzano a vicenda.
Lo stato d’animo dunque non è qualcosa che abbiamo, non capita d’alloggi al domani o da un momento all’altro, è qualcosa che noi stessi facciamo.
Un classico esempio, ricorrente in questi giorni di quarantena, si verifica quando utilizziamo la seguente espressione “mi fai proprio arrabbiare”: nessuno può farti stare male, a meno che tu non gli permetta di farlo.
Quando qualcuno ti attacca devi ricordarti che ciò che pronuncia sono solamente parole, sei tu ad attribuirgli il significato e a caricarle di una specifica componente emotiva. Ricordati che “la mappa non è il territorio”, che molto spesso i tuoi personali programmi di ragionamento e comportamento sono differenti da quelli del tuo interlocutore e che alla base di ogni comportamento vi è un intenzione positiva. Le persone fanno sempre la scelta migliore a loro disposizione, anche dietro una risposta che può sembrare sgarbata o una frase che diverge dal tuo pensiero si cela un intenzione benevola.
Come posso cambiare il mio stato d’animo?
L’obbiettivo è quello di apprendere la tecnica che ti permetterà di passare da uno stato emotivo negativo, che chiamiamo K-, a uno stato emotivo positivo, che chiamiamo K+.
La tecnica in questione è quella dell’ancoraggio. Si tratta di un processo di associazione di una sensazione fisica a una risposta interna. Le ancore ti permettono di sfruttare uno stimolo sensoriale memorizzato per cambiare uno stato d’animo.
Da cosa vedo lo stato?
- Fisiologia: il nostro corpo dice molto di noi, ci basta ascoltarlo e osservarlo. Inizia a prestare attenzione a semplici segnali come il respiro, il battito cardiaco e la postura.
- Rappresentazioni interne: verifica quali sono i tuoi pensieri e i tuoi comportamenti
Come creo un’ancora?
Per creare un’ancora devi in primo luogo identificare lo stato d’animo desiderato, ad esempio “voglio sentirmi sicura”.
A questo punto sarà importante focalizzare l’attenzione su una situazione della tua vita in cui hai avvertito quello stato d’animo con piena forza e rivivere tutte le sensazioni collegate a quell’esperienza.
Nel caso del nostro esempio rievoco una particolare situazione in cui mi sono sentita veramente molto sicura, come un lancio con il paracadute o la discussione di una tesi di laurea. Rievoco ogni dettaglio dell’esperienza: il luogo, le persone, vestiti, oggetti, colori, profumi, parole, ogni dettaglio spazio temporale ci permetterà di rivivere l’esperienza.
A questo punto una volta avvertito lo stato d’animo dovrò occuparmi di collegarlo a una specifica parola, uno specifico gesto o una particolare immagine, che assumerà appunto il ruolo di ancora. Nel nostro esempio decido di associare lo stato d’animo, a un gesto: faccio combaciare i polpastrelli del pollice e del mignolo della mano destra. Attendo qualche secondo mentendo la posizione, fortifico la connessione ancora esperienza e infine rilascio la mia ancora.
A questo punto ripeti un paio di volte il processo: evocazione del ricordo, ancora, stato emotivo, e il gioco è fatto.
In questo modo ogni qualvolta avrai bisogno di uno specifico stato emotivo, ti basterà attivare l’ancora prescelta per quel particolare stato, ad esempio replicare con convinzione il gesto scelto.
Quali caratteristiche deve avare un’ancora?
- Esperienze significative: l’ancora deve essere collegata ed esperienze significative
- Tempistica dell’ancora: l’ancora viene applicata subito prima che lo stato raggiunga il suo picco e rilasciata non appena l’ha raggiunto.
- Unicità dell’ancora: l’ancora dovrebbe rappresentare qualcosa di unico, di particolare. Non deve coincidere con gesti della quotidianità, come una stratte di mano. Scegliete una parola per voi significativa ma insolita, un immagine particolare o un gesto costruito ma replicabile in ogni ambito della vita.
- Riproduzione dello stimolo: esercitarsi a tenere viva l’ancora nel tempo la mantiene e ne aumenta il potere.
- Numero di volte: applicando l’ancora diverse volte durante la fase di elaborazione ne aumenta il potere.
Ci sono ulteriori accortezze che possiamo utilizzare per intervenire sul nostro stato?
Certamente si.
Quando ti senti poco bene devi smettere di usare le parole che usano le persone che stanno poco bene. Inizia a parlare come una persona che sta bene. Le parole che scegli determinano il modo in cui ti senti e quando cambi le parole automaticamente cambia anche il tuo umore.
Rompi il tuo schema mentale, fallo anche in modo sarcastico, il tuo cervello recepisce solamente la parola e non il tono che utilizzi. Se sei in un periodo down ironizza è ripeti a te stesso ad alta voce “mi sento bene, sono in splendida forma e in forze”. Se ti trovi in un periodo in cui non hai voglia di allenarti o ti manca lo stimolo per occuparti di te e del tuo aspetto di ad alta voce “Basta! ho proprio voglia di allenarmi, mi amo e sono importante!”
Ricordati inoltre di controllare la tua postura, in quanto anch’essa incide profondamente sul tuo stato emotivo. Apri le spalle, scapole che sorridono, costole strette, mantieni una posizione dritta e fiera.
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