Robert Dilts ci insegna che le nostre convinzioni possono plasmare, influenzare o perfino stabilire il nostro grado di intelligenza, di salute, di relazioni, di creatività, addirittura il nostro grado di felicità e di successo personale.
In questo blog post ci occupiamo di crescita personale. Affronteremo il tema delle convinzioni limitanti, fornendoti un esercizio e uno spunto interessante per iniziare a lavorare, con l’introspezione, sui tuoi pensieri.
Le convinzioni rappresentano le nostre certezze e non necessariamente la verità. Possono svolge il ruolo di catene invisibili oppure quello di biglietto di sola andata per strabilianti opportunità.
Prova a riflettere qualche istante su ciò che guida la tua vita, ti accorgerai di quanto le convinzioni determinano le tue decisioni. Entrano in gioco negli ambiti più disparati: al ristorante, nel tempo libero, a lavoro, nelle relazioni e sulla percezione che hai di te stesso.
2 Tipi di convinzioni
- Convinzioni limitanti: sono le catene invisibili che non ti permettono di esprimere il tuo potenziale e di ottenere ciò che veramente desideri.
- Convinzioni potenzianti: ti rendono sicuro di te, abile, capace e coraggioso.
Le convinzioni limitati sono tutte quelle storielle che racconti a te stesso, per restare nella tua zona di comfort e per paura di ricevere un “no”.
“Sono troppo vecchio per imparare un nuovo sport”, “Non so parlare abbastanza bene l’inglese per fare un viaggio da solo”. Tutte le volte che hai ripetuto a te stesso: “non sono abbastanza attraente”, “Andrà sicuramente male”, “Sono sfortunato”, hai lasciato vincere le tue paure rinunciando a incredibili opportunità.
Ciò che credi e ripeti a te stesso determina il tuo stato d’animo, le tue aspettative, i comportamenti, le relazioni e i tuoi successi.
Hai mai sentito le espressioni “non capita mai a me” e “capitano sempre tutte a me”? sono entrambe due convinzioni limitanti. Smettila di etichettarti e di definire con giudizio critico ciò che ti accade e ciò che sei.
Come lavorare sulle convinzioni limitanti
In questo blog post ti diamo uno strumento concreto per lavorare, un semplice esercizio dal potenziale straordinario. Quello che ti serve è carta e penna, quello che devi fare è seguire i prossimi 4 step:
Step 1: Individua una delle tue convinzioni limitanti e scrivila (es: Non ho un bell’aspetto). Scegli una convinzione di cui hai già consapevolezza, quella che ricorre più frequentemente nei tuoi pensieri.
Step 2: Trasforma la tua convinzione rendendola potenziante. Il tuo obiettivo in questa fase è individuare le opportunità che si celano dietro la convinzione limitane.
(es: posso prendermi cura del mio aspetto per migliorarlo e sentirmi bene)
Step 3: Confrontale e osserva come la convinzione limitante era in grado di bloccarti totalmente lasciandoti senza vie di uscita, mentre come la convinzione potenziante è in grado di liberare il tuo potere e di farti agire a tuo vantaggio.
Step 4: fai un piccolo elenco con i primi passi che puoi compiere, ciò che puoi fare per sentirti bene e ottenere quello che desideri ( es: posso mangiare sano, iscrivermi a un corso di pilates ecc..)
I pensieri sono alla base di qualunque azione. Mostra coraggio e intraprendenza, lascia spazio al cuore, ai sogni, alla creatività. Crea le le tue occasioni con un atteggiamento potenziante e positivo, la libertà della tua mente si rifletterà sulla tua vita.
Testa o cuore
Per lavorare sulle convinzioni vogliamo darti un ultimo consiglio, si tratta di un contenuto speciale, il meraviglioso corto Disney “Testa o cuore”.
Racconta la storia di Paul, un uomo di mezza età che vive nella California degli anni ’80 che conduce una vita regolare quanto noiosa, come impiegato della Boring, Boring & Glum. Ogni giorno siede alla sua scrivania nel grigiore di un ufficio dove dozzine di altri dipendenti inseriscono dati al computer in monotona e asfissiante sincronia. Sin dal risveglio mattutino, il Cervello, il Cuore, i Polmoni e lo Stomaco, i Reni e la Vescica, di Paul si attivano dandogli gli stimoli necessari per vivere la giornata. Alcuni impulsi sono fisiologici e inevitabili, mentre gli input che arrivano da Cervello e Cuore finiscono spesso per essere in netto contrasto, creando un forte conflitto tra la sua parte più logica e pragmatica e quella più avventurosa ed emotiva. Paul ha voglia di ballare sotto la doccia, di fare surf, di indossare grandi occhiali colorati e di mangiare gustosi dolci ma c’è qualcosa che gli impedisce di vivere la vita all’altezza dei sogni che ha.
Noi dello staff dello studio di Fisioterapia e Pilates Fisiologi Mira, di Santa Maria delle Mole, poniamo alla base di ogni percorso terapeutico un atteggiamento positivo volto alla piena valorizzazione delle potenzialità dei nostri pazienti.
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